La via dell'Umbrail -
Interreg III/A 2003-2005

 

PROGETTO CONDIVISO TRA COMUNITÀ MONTANA ALTA VALTELLINA, REGIONE LOMBARDIA E CSSAV

 

“La Via dell’Umbrail” è il titolo dell’ambizioso programma culturale che, in forma di progetto Interreg III/A, ha legato nel novembre 2003 l’intento finanziario della Comunità Montana Alta Valtellina di Bormio a quello della Regione Lombardia e della Corporaziun Regiunala Val Müstair, finalizzato all’inventariazione e catalogazione dei fondi storici archivistici e librari esistenti nel territorio dell’ex Contado di Bormio (1) e della vicina Val Monastero; luoghi storicamente uniti, anche per il fatto d’essere confinanti e posti entrambi sull’importante via di transito, detta nel medioevo “via curta” o anche “regale d’Umbrail.

Mentre i partners svizzeri, in virtù di tal progetto, stanno provvedendo al riordino della biblioteca e dell’archivio del Monastero di S. Giovanni (2), sul versante italiano sono già disponibili ad oggi le banche dati dei fondi archivistici della Repubblica Cisalpina e rispettivi bandi napoleonici, della “famiglia Anzi”, dei Bagni, del Pio Istituto Scolastico, oltre ai numerosi incartamenti del fondo ottocentesco mandamentale di Bormio, riferiti ai titoli “acque, strade e boschi” e, infine, della parte novecentesca della Pretura di Bormio (3).

Il lavoro di riordino, attivato dopo la mirata formazione archivistico-storica dei cinque addetti (Riccardo Di Pierro, Rosaria Giacomelli, Anna Lanfranchi, Ivana Motta e Maurizio Zucchi) (4), è stato frammezzato da un impegnativo corso di catalogazione sul libro antico (5), da ulteriori giornate di studio rivolte agli archivi parrocchiali curate dalla Fondazione Centro Studi “N. Rusca” di Como, e dall’apprendimento dei programmi informatici “Sesamo” e “Sebina” (6).

Il programma prevede inoltre nel 2005 l’inventariazione sintetica dei fondi archivistici delle parrocchie dei SS. Gervasio e Protasio di Bormio, S. Nicolò di Valfurva, S. Maria Assunta di Cepina, S. Anna di Piatta, SS. Lorenzo e Colombano di Oga, S. Gallo di Premadio, SS. Martino e Urbano di Pedenosso, S. Maria Nascente di Isolaccia, S. Abbondio di Semogo, la Natività di Maria Vergine di Livigno, S. Anna di Trepalle, S. Maria Assunta di Sondalo, S. Lorenzo di Frontale, S. Gottardo di Le Prese e S. Giovanni Battista di Mondadizza, secondo gli standard specifici impartiti dall’Archivio diocesano di Como.

Proseguirà inoltre la catalogazione di incunaboli, cinquecentine e seicentine appartenenti alle “ricche e invidiabili” Biblioteche Sertorio e Pio Istituto scolastico di Bormio. I cataloghi di questi 5060 volumi antichi, arricchiti dalle fotografie dei frontespizi (7), consentiranno la consultazione (previo appuntamento) presso le sale che si stanno allestendo all’interno della canonica di Bormio, grazie alla sensibilità e alla lungimiranza dimostrata dall’Arciprete Don Giuseppe. L’interrogazione potrà essere effettuata, via internet, consultando il Catalogo delle biblioteche della provincia di Sondrio.

(…)
Lorenza Fumagalli e Dario Cossi

 

(1) Cessato nel 1797, era composto da Bormio con gli attuali comuni di Valfurva, Valdisotto, Valdidentro e Livigno.

(2) Patrimonio tutelato dall’ Unisco, sito a Müstair.

(3) Consultabile, per motivi di privacy, solo per la parte precedente il 1934

(4) Che si sono dimostrate idonei, superando il test finale a cui hanno partecipato i 22 partecipanti al corso.

(5) Affidato alla competenza delle relatrici Marina Venier (responsabile della catalogazione del libro antico alla
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma) e Anna Gonzo (studiosa trentina, autrice di numerosi cataloghi di fondi
antichi).

(6) Il primo proposto e adottato della Regione Lombardia quale idoneo strumento operativo per l’archiviazione, il
secondo utilizzato nella formazione del Catalogo provinciale

 

(7) Questa attività è sovrintesa dalla responsabile del Sistema Bibliotecario dell’Alta Valtellina, dott.ssa Paola Spadoni.

Progetto “La via dell’Umbrail”

 

-+=