Presentazione del volume "Nelle scie del Sacro Macello"

Il 19 luglio 1620 la Valtellina conobbe la sua piccola “notte San Bartolomeo”, una tristissima pagina di storia fatta di orrori, nefandezze e crudeltà inaudite: a Tirano, Teglio e successivamente anche a Sondrio i cattolici in rivolta contro i dominatori grigioni si abbandonarono a una sistematica uccisione di protestanti. Perirono in tutto circa 400 persone di fede riformata.

L’insurrezione, nota col nome di “Sacro Macello”, come la definì nell’Ottocento lo storico Cesare Cantù, è stata oggetto di studi, rivisitazioni critiche e convegni nel corso di tutto il 2020, quarto centenario della rivolta. Tra queste un posto di rilievo occupa il volume Nelle scie del Sacro Macello, già pronto per la stampa dal mese di febbraio 2020 e congelato a causa della pandemia.

L’opera collettanea che qui si presenta, curata da Livio Dei Cas e Leo Schena e pubblicata col determinante contributo della Banca Popolare di Sondrio, si incentra su eventi, vicende e personaggi che hanno accompagnato la ricaduta del Sacro Macello sulle comunità valtellinesi nei due secoli successivi. Denso di testimonianze dirette e ricco di una corposa rassegna bibliografica e di un’accurata indagine tra i saggi sull’argomento apparsi sul “Bollettino della Società Storica Valtellinese”, il volume spazia dall’ambito prettamente storico a quelli religioso e artistico.

Mina Bartesaghi

ufficio relazione esterne BPS

 

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