Bollettino n. 9/2006

Il prelevamento e l’utilizzo degli articoli qui sotto disponibili è vincolato alla citazione delle fonti: nome dell’autore ed estremi del Bollettino (anno/numero)

Tipografia Solares, Bormio 2007, pp. 224
Il numero è disponibile al costo di euro 10,00
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INDICE
 
Davide Pace, Documenti valtellinesi della figurazione petroglifica denominata “tria”

La tria è costituita da tre quadrati simmetricamente concentrici con quattro segmenti mediani che congiungono i qudrati senza invadere la superficie del quadrato minore. Questa la spiegazione che dà il compianto archeologo Davide Pace della tria, che presenta un\’ampia documentazione di questa figurazione petroglifica.

Ilario Silvestri, La fondazione dell’ospizio per i poveri di Bormio

Ilario Silvestri narra l’orgine della fondazione, nel Seicento, dell’Hospitale della Misericordia, con ampia appendice documentaria. Tale edificio è l’attuale sede dell’asilo nido in via Nesini.

Francesco Palazzi Trivelli, Un inventario dei mobili nella sacrestia di S. Giorgio di Grosio del 1507 e note sui curati Rumoni

Francesco Palazzi Trivelli trascrive e commenta un inventario del 1507 dei mobili nella sacrestia della chiesa di San Girogio di Grosio, soffermandosi in particolare sui sacerdoti della casata Rumoni.

Francesco Palazzi Trivelli, Un carmen del 1553 in lode della “Magnifica Terra”

Su un atto notarile bormino del 1553, il rogante Antonio Fogliani Bonetti ha scritto un breve carmen che Francesco Palazzi Trivelli ha rinvenuto e ha trascritto.

Bracchi Remo, Fontane di Oga nel 1558

La domanda dei residenti di Oga al Magnifico Consiglio di Bormio per l’autorizzazione alla derivazione dell\’acqua di una sorgente a servizio della frazione. Il documento, trascritto da Remo Bracchi, è l’occasione l’approfondimento dello studio del lessico.

Stefano Zazzi, Uno skyline di Bormio della prima metà del seicento

Lo sfondo di uno stendardo della chiesa dei santi Gervasio e Protasio di Bormio è occasione per Stefano Zazzi di effettuare uno studio sull’abitato di Bormio durante la prima metà del Seicento.

Lorenza Fumagalli (a cura di), Ignazio Bardea Della forza attrattiva delle idee

Un’opera di Ignazio Bardea, apparentemente la traduzione del francese di un “fragmento di un’opera scritta dal signor Marchese De La Tourri a Madama la Marchesa di Vincour, sopra l’attrazione universale”, dal titolo Della forza attrattiva delle idee. Lorenza Fumagalli ha trascritto queste pagine le idee illumistiche vengono in qualche modo contestate. Rimane un grande dubbio: si tratta di una vera traduzione o di una serie di tesi dello stesso Bardea?

NOTA (6 febbraio 2017): Si è recentemente appurato che il Bardea aveva trascritto il volume Della forza attrattiva delle idee, pubblicato nel 1747 a Napoli, riedito nel 1774 a Bologna, con indicato il Marchese de la Tourri come autore. In realtà l’opera è stata successivamente attribuita a Francesco Maria Zanotti, autore bolognese. Il pdf dell’edizione del 1747 è scaricabile dal sito archive.org

Anna Lanfranchi, Brevi cenni sulla dignità parrocchiale attribuita alla chiesa di San Cristoforo in Premadio

Il passaggio di sede parrocchiale dalla chiesa di San Gallo a quella di San Cristoforo, ad opera di don Antonio Lazzeri, curato di Premadio, durante la prima metà dell’Ottocento. Anna Lanfranchi ne descrive la vicenda.

Graziella Pini, Cossi Dario, Una storia d’amore e di vendetta: le peripezie del Gambarel

Il sondalino Giuseppe Pedrucci, detto Gambarèl, nel 1828 finì in prigione, per rimanervi fino al 1833, anno in cui fu deportato a Szegedin (Ungheria) in un carcere punitivo. La puntuale trascrizione, curata da Graziella Pini, di numerosi documenti, lettere, istanze di grazia, offrono un interessante sguardo sul periodo del Regno Lombardo-Veneto, sulla complessità della burocrazia e sul funzionamento della giustizia asburgica, non certo ineccepibile.

Elio Bertolina, L’incendio di Teregua, 16 ottobre 1869

Il 16 ottobre 1869 un terribile incendio sconvolse la piccola frazione di Teregua in Valfurva: 4 case andate a fuoco e 50 persone “che rimasero prive totalmente di tutto e d’ogni altra cosa”. Elio Bertolina trascrive la corrispondenza di quel periodo. Nell’intera provincia, a soccorso delle vittime, furono organizzate collette a sostegno dei sinistrati.

Caterina Casa, Donata Rocca, Al marzaröl de Òga, festa di primavera

In Valtellina numerosi centri conoscono la tradizione di suonare campanacci il primo di marzo per risvegliare la primavera. A Oga la tradizione è più complessa e organizzata. Caterina Casa e Donata Rocca illustrano al marzaröl de Oga com’era e com’è oggi.

Davide Dei Cas, La “caccia alle streghe” nel contado di Bormio dal XV secolo al XVIII secolo

È noto che l’archivio storico di Bormio conserva numerosi incartamenti relativi alla stregoneria. Attualmente è in corso la trascrizione e la pubblicazione online dei vari processi. Davide Dei Cas offre un’approfondita sintesi di circa trecento anni di “caccia alle streghe” nell’ex Contado.

Claudi Meneghin, Ricostruzione di una ortografia sintetica di tipo letterario per la lingua Lombarda (ISO 639-3) a partire dalle varietà dell’alta Valtellina, del Grigioni e della val San Giacomo, con una versione alpina della parabola del figliuol prodigo

Scrive Claudi Meneghin: “Senza dubbio un’ortografia come quella da noi proposta dovrebbe a lungo convivere con ortografie fonetiche come quella ormai standard dal CDE di Bellinzona (si veda per esempio [LSI]) o quella descritta in [Bosoni]…”. “Sembra dunque necessaria la costruzione di un sistema più ‘naturale’ per il Lombardo scritto, che gli consenta di dispiegare le proprie residue energie, ‘incollando’ tra loro le letterature locali…”

 
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